Dead On Arrival review on Disintegration

E’ curioso ascoltare dello street rock made in Torino, ma accade anche questo nell’Italia metallara. Gli Hollywood Killerz con questo album sviluppano una maturità artistica d’impatto. Il riffing ha diverse sfumature e riesce a tenersi su buoni livelli anche nella fase dei solo. Tratti di affinità con i Mötley Crüe e i Guns N’ Roses, ma non solo loro, come in “Luxury Depression” e “All Tomorrow’s Party”. Il sound di questi rockers è energico con momenti davvero trascinanti e ruvidi anche grazie a Harry, il quale ha un timbro vocale roco e graffiante. “Dead On Arrival” si sviluppa anche attraverso qualche brano meno “di maniera” come “Over & Over”, tra hard rock e disco-beat, e la due semi-ballad “More Than It Hurts You” e “How (Could I)”. La Logic(il)logic, e la sua casa madre Street Symphonies Rec., anche stavolta ha visto giusto proponendo hard rock di qualità e con un target di personalità notevolmente spiccata; come è accaduto per Dustineyes e Superhorrorfuck. Ritornando agli Hollywood Killerz si apprezza la loro miscela di hard rock, glam e riflessi punk con una sufficiente autonomia compositiva, oltre a qualche idea che il tempo porterà a migliorare e la certezza di sentirgli fare sempre di più.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10

http://www.disintegration.it/primo.asp?id=3830